APRILE: BRACCIA DA SCOPRIRE!
Comincia a fare un po’ più caldo e una parte del corpo che si scopre facilmente per prima sono le braccia. Partiamo di casa al mattino ben coperti perché fa ancora un po’ freddo, ma a metà giornata, se esce il sole, togliamo qualche strato di vestiti e rimaniamo a braccia nude. Diventa urgente tonificarle, anche in vista dell’estate.
Spesso mi chiedo perché le donne si disperino e si preoccupino dell’aspetto delle braccia cadenti solo con la bella stagione, mentre in inverno sembrano ossessionate solo da gambe, glutei e addominali. Credo pensino che questo ‘difetto’ sia inevitabile e irrimediabile “a una certa età”, ma questo è uno dei tanti luoghi comuni difficili da abbandonare. Guardando per esempio il corpo delle donne che scelgono il nuoto per tenersi in forma, si può vedere come le braccia possano mantenersi giovani e toniche anche in età non più giovane. Le braccia hanno bisogno di allenamento, come il resto del corpo e questo è importante anche per le donne. Il decadimento muscolare responsabile delle antiestetiche braccia ‘che pendono e dondolano’, si accompagna sempre alla debolezza della parte alta del corpo che nel tempo porta a squilibri funzionali e posturali anticamera di dolori alle spalle, al collo, ecc. e poi, per tornare all’estetica, attenzione a non arrivare ad avere anche l’ascella e il dorso “cadenti”, ma di questo parlerò un’altra volta!
L’approccio migliore per me è abbinare agli esercizi globali di movimento funzionale degli arti superiori con la colonna (di cui ho già parlato) anche esercizi segmentari che impegnino la zona specifica da tonificare e definire.
Per prevenire le braccia cadenti, devo concentrare l’attenzione sui muscoli bicipite e tricipite brachiale, ma in particolare sul secondo. Ecco i miei esercizi preferiti per impegnare il tricipite in modo semplice ed efficace:
– Torsioni delle braccia
– Anche a braccia flesse:
– Piegamenti delle braccia in quadrupedia con mani sovrapposte, rivolte verso l’interno
– Piegamenti delle braccia con gomiti stretti a contatto del torace e mani parallele rivolte in avanti. In quadrupedia è molto faticoso e preferisco farlo in piedi:
-Piegamenti delle braccia da un gradino alto . Questo è un esercizio faticoso, ma davvero molto efficace per impegnare il tricipite. E’ necessario aprire bene le spalle ed evitare di allargare i gomiti. Si può fare anche appoggiandosi su un tavolo
– Con un manubrio, un altro pesetto, un elastico o anche con una bottiglia d’acqua, faccio lente estensioni spingendo la mano indietro e in alto. Anche in questo caso la posizione è importante: il braccio deve restare molto vicino al busto e il gomito più in alto possibile durante il movimento, mentre il busto rimane inclinato avanti. L’altro braccio in appoggio sulla gamba piegata serve per alleggerire il carico sulla schiena
Infine con l’olio e le coppette di silicone lavoro anche i tessuti superficiali con un breve massaggio che riattiva immediatamente l’afflusso di sangue in superficie e migliora visibilmente l’aspetto estetico di questa zona.
Ringrazio il Riad K di Marrakech per aver ospitato il mio Blog.