Movimento e radicali liberi.

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Il quesito che ho rivolto alla dottoressa Romeres, questo mese riguarda la produzione di radicali liberi. Come ogni eccesso, anche l’abuso di attività fisica non fa bene. Fare sforzi eccessivi e non riposarsi abbastanza tra un allenamento e l’altro porta più svantaggi che benefici. Bisogna sempre considerare l’importanza dei giusti intervalli di recupero necessari all’organismo affaticato o che non è in condizioni ottimali e questi tempi variano in base al tipo di sforzo, al livello di forma fisica del soggetto e all’età. Una regola indicativa per attività intense è quella di lasciar passare uno o due giorni di riposo tra un allenamento e l’altro. Il riposo può essere “attivo” con attività più moderate come camminare e fare stretching dolcemente.
In pratica chi fa attività fisica per mantenersi giovane e poi esagera, ottiene l’effetto contrario perché induce l’organismo a produrre un’eccesso di radicali liberi.
La prima regola è la moderazione, ma chiedo alla dottoressa Romeres un consiglio alimentare per aiutare il corpo a difendersi neutralizzando queste sostanze nocive.

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L’attività fisica ha un potere straordinario sulla nostra salute e deve accompagnare tassativamente ogni tipo di dieta o regime alimentare controllato se si vuole mantenere una giusta percentuale di massa magra durante il dimagrimento e quindi se si vuole dimagrire in maniera salutare (altrimenti la dieta potrebbe essere non solo inutile ma anche dannosa). In questo mese in cui molti hanno più tempo da dedicare a se stessi e riescono ad introdurre un po’ di attività fisica in più grazie ai preziosi consigli di Silvia, è utile ricordare che l’alimentazione può e deve venire incontro ad una persona che aumenta la frequenza dell’attività fisica o in generale fa esercizio regolarmente. Ciò è necessario in quanto con l’aumento del “movimento” aumenta anche la produzione di radicali liberi da parte dell’organismo, i più diffusi dei quali sono le specie reattive dell’ossigeno, spesso descritti come nemici della salute perché danneggiano le cellule e contribuiscono all’invecchiamento. Gli antiossidanti presenti in alcuni alimenti sono per definizione le molecole che contrastano questi radicali liberi, quindi: un aumento dell’attività fisica, o in generale un allenamento continuo a certi livelli, può essere accompagnato dall’aumento di apporto di antiossidanti, quali per esempio la vitamina C, la vitamina E, ed il selenio. Questo si otterrà aumentando semplicemente le porzioni di frutta (anche secca) e verdura nell’arco della giornata (che si può tradurre anche nell’aggiungere semplicemente il succo di limone in aggiunta alle bevande e ai condimenti).

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Più nello specifico la vitamina C non si trova solo negli agrumi, ma in questo mese possiamo prenderla anche dalle fragole e dai kiwi, senza dimenticare cavolfiori, broccoli, broccoletti, patate e peperoni, in particolare quelli gialli. Il selenio è presente in cereali pesce e uova, mentre per esempio le noci, i semi e il germe di grano contengono vitamina E.

Piccoli accorgimenti pratici:

– un modo per assumere vitamina C è anche quello di aggiungere timo e prezzemolo ai nostri piatti e le spremute di agrumi è consigliato berle giusto appena fatte.

– un modo per evitare il più possibile i radicali liberi, a parte quello ormai risaputo di evitare alcool e fumo, è anche quello di chiudere subito con il tappo la bottiglia dell’olio dopo che lo si è utilizzato e di acquistare solo olio con la bottiglia scura e tenerlo lontano dalla luce (magari in uno sportello chiuso della dispensa). Ossigeno e luce infatti sono le due fonti che possono innescare reazioni di radicali liberi nell’olio che utilizziamo per condire i nostri cibi.

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